Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il principio di segretezza dell'offerta economica, quale componente essenziale dell'offerta complessiva in una procedura di gara da aggiudicarsi con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, impone l'esclusione del concorrente che abbia erroneamente inserito elementi dell'offerta economica (come l'offerta temporale) nella busta contenente la documentazione amministrativa, anziché in quella sigillata destinata all'offerta economica. Ciò in quanto la conoscenza anticipata di tali elementi da parte della commissione di gara, ancorché non intenzionale, può comunque influenzare indebitamente la valutazione dell'offerta tecnica, in violazione dei principi di parità di trattamento e trasparenza che devono presiedere alle procedure di evidenza pubblica. L'esclusione del concorrente in tale ipotesi è pertanto necessaria a tutelare la regolarità e l'imparzialità della procedura di gara, a prescindere dalla sussistenza di una espressa clausola espulsiva nella lex specialis e dall'effettiva influenza che tale anticipata conoscenza abbia avuto sulla valutazione della commissione. Il principio di segretezza dell'offerta economica, infatti, riveste carattere di inderogabilità e la sua violazione, anche involontaria, comporta l'esclusione del concorrente, a garanzia della correttezza e trasparenza dell'intera procedura di affidamento.