Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21841 del 28 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:21841PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il verbale di contravvenzione redatto da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni costituisce atto pubblico ai sensi dell'art. 490 c.p., la cui sottrazione o occultamento da parte del destinatario integra il reato di soppressione di atti veri, a prescindere dalla veridicità del suo contenuto, essendo sufficiente il dolo generico rappresentato dalla consapevolezza che l'atto non potrà più adempiere alla sua funzione probatoria. Il reato si perfeziona nel momento in cui l'imputato si impossessa del verbale, rifiutandone la restituzione al pubblico ufficiale, senza che la successiva consegna spontanea al pubblico ministero possa incidere sulla consumazione dell'illecito. La nozione penalistica di "atto pubblico" è più ampia di quella civilistica, ricomprendendo tutti gli atti redatti da pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, anche se interni a un procedimento complesso, in quanto la legge penale tutela l'atto pubblico non solo come strumento probatorio, ma anche come espressione del bene giuridico della fede pubblica. Il giudice di legittimità non può riesaminare gli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata, se non per dedurre un vizio di motivazione riconducibile a un errore sulla percezione del testo dell'atto istruttorio, non riscontrabile nel caso di specie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

avverso la sentenza del 15/11/2012 della Corte di appello di Caltanissetta;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Paolo Oldi;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Mura Antonio, che ha concluso chiedendo declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza in data 15 novembre 2012 la Corte …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.