Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31316 del 25 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:31316PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la condotta posta in essere dagli imputati, afferma che quando la minaccia si estrinseca in forme di tale forza intimidatoria e di tale sistematica pervicacia che vanno al di là di ogni ragionevole intento di far valere un diritto, allora la coartazione dell'altrui volontà risulta finalizzata a conseguire un profitto che assume ex se i caratteri dell'ingiustizia, configurandosi il più grave delitto di tentativo di estorsione, a prescindere dalla consapevolezza degli imputati circa la natura usuraria del credito vantato. Ciò in quanto, in determinate circostanze, anche la minaccia dell'esercizio di un diritto, in sé non ingiusta, può diventare tale se le modalità denotano soltanto una prava volontà ricattatoria, facendo sfociare l'azione in mera condotta estorsiva. Pertanto, il reato di cui al capo n) della rubrica, inizialmente qualificato come violenza privata e successivamente come minaccia aggravata, deve essere ricondotto nell'ambito del tentativo di estorsione, in ragione delle modalità sproporzionate e gratuite di violenza impiegate dagli imputati, che vanno oltre il mero intento di far valere un preteso diritto, configurando una condotta finalizzata al conseguimento di un profitto ingiusto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesco - Presidente

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DE. GR. VI. N. IL (OMESSO);

2) AD. UM. N. IL (OMESSO);

3) RO. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 06/07/2006 CORTE APPELLO di SALERNO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMBROSIO ANNAMARIA;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALASSO Aurelio, che ha concluso per il…

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