Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14797 del 17 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:14797PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il diritto di critica e di manifestazione del pensiero, anche se esercitato in modo aspro e polemico, non può essere legittimamente esercitato quando travalica i limiti della continenza e della correttezza, dando luogo a qualificazioni offensive e degradanti della persona, che ledono il suo onore e la sua reputazione. In tali casi, la condotta dell'agente, pur essendo motivata dalla convinzione di trovarsi di fronte a un comportamento altrui ritenuto ingiusto o illecito, non può essere scriminata ai sensi dell'art. 599 c.p. sulla base della putativa legittimità dell'azione, in quanto l'errore sulla illiceità del fatto altrui, per essere rilevante, deve essere ragionevole, plausibile e logicamente apprezzabile. Inoltre, il danno morale derivante da qualificazioni offensive e degradanti della persona è risarcibile, in quanto la proposizione di querela da parte della persona offesa manifesta inequivocabilmente la percezione della lesione del proprio onore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1/2011 TRIBUNALE di BELLUNO, del 20/06/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/03/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

udito il PG in persona del sost. proc. gen. dott. Scardaccione, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RILEVATO IN FATTO

Con il provvedimento di cui in epig…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.