Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34890 del 14 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34890PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che agisce nell'esercizio delle proprie funzioni istituzionali non commette abuso di potere, anche se il soggetto sottoposto al suo intervento reagisce con violenza, essendo tale reazione ingiustificata e priva di fondamento. Pertanto, il reato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale è configurabile quando il comportamento del soggetto fermato per una violazione del codice della strada si concretizza in una reazione violenta e ingiustificata all'operato del pubblico ufficiale, nonostante l'intervento di quest'ultimo sia legittimo e necessario per l'adempimento dei propri doveri d'ufficio. La mancata identificazione dei querelanti non è causa di improcedibilità dell'azione penale per il reato di lesioni, qualora risulti comunque certa la titolarità del diritto di presentare querela in capo a colui che l'ha proposta, come accertato dalle certificazioni mediche. Inoltre, il reato di lesioni commesso per opporre resistenza a un pubblico ufficiale è procedibile d'ufficio, in quanto aggravato dalla circostanza di essere stato commesso per eseguire un altro reato, a prescindere dalla prevalenza o equivalenza di eventuali attenuanti, le quali influiscono solo sulla misura della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. DI CASOLA Carlo - Consigliere

Dott. ROSSI Nello - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) GE. Ma., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 06/05/2005 CORTE APPELLO di CATANZARO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARCANO Domenico;

sentite le conclusioni del P.G., Dott. BAGLIONI Tindari che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Che GE.Ma. ricorre contro la sentenza …

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