Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il caso, ha stabilito che l'occupazione di marciapiedi da parte di chioschi, edicole ed altre installazioni è consentita nei centri abitati fino ad un massimo della metà della loro larghezza, a condizione che siano in adiacenza ai fabbricati e rimanga libera una zona per la circolazione dei pedoni di almeno 2 metri. Tali occupazioni non possono inoltre ricadere all'interno dei triangoli di visibilità delle intersezioni. Nel caso di specie, il chiosco controverso occupava l'intero marciapiede, senza lasciare lo spazio minimo per il transito dei pedoni, in violazione della normativa di settore. Inoltre, il chiosco non risultava in aderenza ai fabbricati, come prescritto dalla legge. Pertanto, il Tribunale ha annullato gli atti autorizzativi e ha dichiarato l'obbligo dell'Amministrazione comunale di adottare i provvedimenti necessari per la rimozione del chiosco, assegnando un termine perentorio. In caso di persistente inerzia dell'Amministrazione, il Tribunale ha nominato un Commissario ad acta per l'esecuzione della sentenza, condannando l'Amministrazione al pagamento delle spese di giudizio.