Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19711 del 8 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:19711PEN

Massima

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Il reato di ricerche archeologiche senza concessione, previsto dall'art. 175, lett. a) del D.Lgs. n. 42 del 2004, si configura indipendentemente dall'effettivo rinvenimento di reperti, essendo un reato a consumazione anticipata che si realizza con la mera esecuzione di attività di scavo o ricerca non autorizzate. La condotta punita dalla norma non riguarda l'impossessamento di beni archeologici, ma l'esecuzione di opere finalizzate al ritrovamento di cose di interesse culturale senza la prescritta concessione. Pertanto, il tentativo del reato non è configurabile, in quanto la fattispecie incriminatrice non lo ammette. La valutazione della prova del reato da parte del giudice di merito, basata sull'accertamento della condotta di scavo e sull'acquisizione di strumenti idonei allo svolgimento di ricerche archeologiche, non è sindacabile in sede di legittimità se sorretta da motivazione logica e coerente, non essendo consentito al giudice di cassazione una diversa ricostruzione e valutazione degli elementi fattuali. La nullità derivante dalla notifica del decreto di citazione per il giudizio di appello presso il difensore di fiducia anziché presso il domicilio eletto dall'imputato è di ordine generale a regime intermedio, soggetta ai termini di deduzione di cui all'art. 182, comma 2, c.p.p., e pertanto deve essere eccepita tempestivamente, pena la sua inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 544/2011 CORTE APPELLO di PALERMO, del 19/10/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/04/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LORENZO ORILIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SPINACI Sante, che ha concluso per il rigetto.

RITENUTO IN FATTO…

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