Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39945 del 26 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:39945PEN

Massima

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La capacità di intendere e di volere dell'imputato al momento del fatto costituisce una questione di fatto, la cui valutazione, mediante l'ausilio delle perizie psichiatriche, compete esclusivamente al giudice di merito e si sottrae al sindacato di legittimità, purché la motivazione risulti congruamente motivata, immune da vizi logici e conforme a corretti criteri scientifici e di apprezzamento dell'esame clinico e della personalità del soggetto. L'assenza di una patologia psichiatrica con valore di malattia, nonché l'esclusione di segni di impoverimento cognitivo o psico-comportamentale su base organica, legati alla dipendenza da alcol e sostanze stupefacenti, precludono l'incidenza del disturbo di personalità rilevato sull'imputabilità, anche solo in termini di diminuzione della capacità di mente. Ai fini del riconoscimento della legittima difesa, il requisito della necessità della reazione va inteso nel senso che questa deve essere, nelle concrete circostanze, l'unica possibile, non sostituibile con altra meno dannosa che il giudice di merito abbia ritenuto egualmente idonea alla tutela del diritto. L'assenza di una situazione di pericolo attuale per l'incolumità fisica dell'imputato al momento dell'azione omicida esclude la configurabilità della legittima difesa e del relativo eccesso colposo. Il dolo omicidiario può essere legittimamente desunto, attraverso un procedimento logico d'induzione, da elementi oggettivi quali i mezzi usati, la direzione e l'intensità dei colpi, la parte del corpo attinta, le situazioni di tempo e di luogo che favoriscano l'azione cruenta, anche in assenza di una confessione dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 11/2012 CORTE ASSISE APPELLO di SALERNO, del 17/04/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/05/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENRICO GIUSEPPE SANDRINI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SCARDACCIONE Eduardo, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. (OMISSIS), che si riporta ai motivi e ne chiede l'accogliment…

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