Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 671 del 2021

ECLI:IT:TARBS:2021:671SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione e rimessa in pristino di opere edilizie realizzate senza titolo abilitativo in un'area sottoposta a vincolo ambientale, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'ordine di demolizione di opere abusive è legittimo anche se il proprietario del bene non ne ha la materiale disponibilità, in quanto sottoposto a sequestro o a procedura esecutiva, poiché l'impossibilità di esecuzione da parte del proprietario attiene solo alla fase attuativa del provvedimento e non alla sua legittimità, la quale è fondata sull'accertamento della realizzazione di opere in assenza del necessario titolo abilitativo. Tuttavia, in presenza di un inadempimento incolpevole del proprietario per l'oggettiva impossibilità di provvedere all'esecuzione dell'ordine di demolizione, l'amministrazione non potrà adottare ulteriori provvedimenti sanzionatori a suo carico, come l'acquisizione gratuita del bene o l'irrogazione di sanzioni pecuniarie. 2. Nell'ipotesi di atti amministrativi la cui motivazione sia fondata su una pluralità di capi autonomi, è inammissibile il ricorso che si limiti a contestare solo alcuni di tali capi e non investa l'intera struttura motivazionale del provvedimento impugnato. 3. Nelle zone sottoposte a vincolo paesaggistico, qualsiasi modifica dell'opera rispetto a quanto autorizzato non può essere considerata una mera variazione non essenziale, suscettibile di accertamento di conformità, ma costituisce una variazione essenziale che legittima l'adozione di un provvedimento demolitorio e ripristinatorio, salvo che l'amministrazione non motivi adeguatamente, in relazione alle specifiche caratteristiche del contesto tutelato, la rilevanza e la consistenza del pregiudizio arrecato dal manufatto difforme.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/07/2021

N. 00671/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00699/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 699 del 2017, proposto da
Ceretti Giuseppina, rappresentata e difesa dagli avvocati Bruno Faustini e Riccardo Salerno, con domicilio eletto presso la Segreteria del TAR Brescia, in Brescia, via Carlo Zima, 3;

contro

Comune di Salò, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Mauro Ballerini, con domicilio eletto presso il suo studio in Brescia, viale della Stazione;

nei confronti

Soc.Cov. S.r.l., non costituita in giudizio;

per l'annullamento

previa adozione di misure cautelari idonee,

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