Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19801 del 19 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:19801PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il tentativo di omicidio è configurabile quando la condotta dell'agente, valutata nel suo complesso, risulti idonea e diretta in modo non equivoco a cagionare la morte della vittima, a prescindere dalla zona corporea effettivamente colpita, purché siano stati esplosi più colpi di arma da fuoco a brevissima distanza. L'animus necandi può essere desunto, attraverso un corretto procedimento inferenziale, dall'utilizzo di un'arma da fuoco, dalla pluralità degli spari e dalla zona corporea attinta, sede di organi vitali. La premeditazione, quale circostanza aggravante, non richiede necessariamente un apprezzabile arco temporale, essendo sufficiente che l'agente abbia avuto il tempo di riflettere e di determinare la propria volontà criminosa. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, assume rilievo la capacità di autocontrollo dell'indagato, la quale costituisce precondizione per l'accesso a misure meno afflittive della custodia cautelare in carcere, come gli arresti domiciliari con dispositivi di controllo elettronico. Pertanto, la sussistenza di un concreto pericolo di reiterazione di reati della stessa indole o di altri gravi delitti con l'uso di armi o di altri mezzi di violenza personale, desumibile dalla totale incapacità dell'indagato di controllare i propri impulsi aggressivi, giustifica l'applicazione della misura cautelare più grave.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefani - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Caltanissetta in data 29/10/2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
lette le richieste depositate Decreto Legge n. 137 del 2020, ex articolo 23, comma 8 del Pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RIT…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.