Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35538 del 27 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:35538PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, al fine di ottenere un vantaggio personale, integra il reato di falsità in atto pubblico, anche qualora la falsificazione non sia macroscopica o grossolana, purché sia idonea a trarre in inganno sulla veridicità del contenuto dell'atto. Il dolo del reato di diffamazione sussiste anche quando l'agente, pur non avendo l'intento specifico di offendere la reputazione altrui, adotti consapevolmente espressioni socialmente interpretabili come offensive. L'interesse personale del pubblico ufficiale a modificare il contenuto di un atto pubblico, anche se la modifica non è decisiva ai fini del procedimento, è sufficiente a integrare il reato di falsità ideologica, in quanto tale interesse è di per sé idoneo a inficiare l'affidabilità e la genuinità dell'atto. La mera conoscenza della pendenza di un procedimento giudiziario da parte della persona offesa non è di per sé sufficiente a far ritenere tempestiva la querela, essendo necessario che la stessa abbia avuto conoscenza del fatto costituente reato. Ai fini della configurabilità del reato di diffamazione, non è necessario l'animus iniuriandi, essendo sufficiente il dolo generico, che può anche assumere la forma del dolo eventuale, quando l'agente consapevolmente utilizzi espressioni socialmente interpretabili come offensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 30/06/2011 della Corte d'appello di Roma R.G. n. 4483/2010;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione svolta dal Consigliere Dott. Giuseppe De Marzo;

udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. Salzano Francesco, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio in relazione ai capi a), b), d) per essere i reati estinti per prescrizione e per l'…

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