Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37426 del 11 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:37426PEN

Massima

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Il dovere di massima diligenza nella custodia delle armi compete esclusivamente al giudice di merito, il cui giudizio, se congruo e logico, non è censurabile in sede di legittimità. Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 20 della Legge n. 110 del 1975, non è necessario che si sia verificato l'effettivo impossessamento dell'arma da parte di soggetti minori o incapaci, essendo sufficiente la mera situazione di fatto della presenza di tali soggetti nell'ambiente in cui l'arma è custodita. Tuttavia, il reato si configura anche nel caso in cui, per la negligenza nella custodia, l'arma possa essere facilmente sottratta da una serie indeterminata di persone, a prescindere dalla loro condizione di minore o incapacità. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza della negligenza nella custodia, deve tenere conto di tutte le circostanze del caso concreto, come la presenza di altri familiari nell'abitazione, senza che tale valutazione sia sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o priva di adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. CO., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 06/12/2005 TRIBUNALE di LOCRI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. PIRACCINI PAOLA;

Rilevato che il Procuratore Generale nella persona del Cons. Dr. Gialanella, chiedeva l'annullamento senza rinvio per insussistenza del fatto.

Rilevato che il difensore non …

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