Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8375 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:8375SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, nell'ambito di un giudizio di ottemperanza, ordina all'amministrazione soccombente di dare piena ed integrale esecuzione al decreto ingiuntivo passato in giudicato, disponendo il pagamento delle somme dovute a titolo di equo indennizzo e risarcimento, oltre agli interessi legali. In caso di perdurante inadempienza, il giudice nomina un commissario ad acta per l'adempimento, condannando l'amministrazione al pagamento delle spese di lite. Il giudice amministrativo, infatti, ha il potere-dovere di assicurare l'attuazione del giudicato formatosi su provvedimenti giurisdizionali, al fine di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale e la piena esecuzione delle pronunce giudiziali. L'ottemperanza costituisce uno strumento di giustizia amministrativa volto a realizzare il principio di effettività della tutela, imponendo all'amministrazione soccombente di dare esecuzione al giudicato formatosi su di un precedente provvedimento giurisdizionale. In tal modo, il giudice amministrativo assicura il rispetto del principio di legalità e della par condicio tra cittadino e pubblica amministrazione, sanzionando l'inerzia o il rifiuto dell'amministrazione di dare attuazione al giudicato. La nomina di un commissario ad acta rappresenta uno strumento di coercizione indiretta volto a garantire l'adempimento dell'obbligo di esecuzione del giudicato, in caso di persistente inadempienza dell'amministrazione. In definitiva, il giudice amministrativo, nell'ambito del giudizio di ottemperanza, esercita un penetrante potere di controllo sull'attività amministrativa, al fine di assicurare la piena ed effettiva attuazione delle pronunce giurisdizionali.

Sentenza completa

N. 10777/2013
REG.RIC.

N. 08375/2014 REG.PROV.COLL.

N. 10777/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10777 del 2013, proposto da:
Società Cogita Srl, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Annia Regilla, 137;

contro

Ministero della Giustizia, Ministero dell'Economia e delle Finanze, non costituiti;

per l'ottemperanza

del giudicato formatosi sul decreto della Corte di appello di Roma - Sezione equa riparazione, depositato l’11.5.2011 , emesso nei confronti del Ministero della Giustizia, reso nel procedimento r.g. 106/2008;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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