Il reato di ingiuria, di cui all'articolo 594 c.p., è stato abrogato dal Decreto Legislativo 15 gennaio 2016, n. 7, articolo 1. Pertanto, la sentenza di condanna per tale reato deve essere annullata senza rinvio, eliminando la relativa pena. Ai fini dell'affermazione della responsabilità penale per il reato di lesioni, il giudice di merito può fondare il proprio convincimento sulla valutazione complessiva degli elementi di prova, senza essere vincolato alla sola conferma della versione dell'imputato da parte della persona offesa. In particolare, il giudice può ritenere attendibile la ricostruzione dei fatti fornita dalla persona offesa, ove questa risulti coerente con le lesioni accertate, a fronte di una prospettazione alternativa dell'imputato che non trovi adeguato riscontro probatorio. La determinazione della pena per il reato di lesioni può essere adeguatamente motivata dal giudice di merito con riferimento all'entità delle lesioni, alle modalità dell'aggressione e ad eventuali condotte successive dell'imputato, come minacce rivolte alla persona offesa. Non sussiste pertanto un vizio motivazionale sulla quantificazione della pena, ove la stessa risulti congruamente giustificata sulla base di tali elementi.