Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16636 del 29 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:16636PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale è legittimo quando la motivazione del giudice, pur senza raggiungere il grado di certezza richiesto per la pronuncia di merito, espone in modo logico e congruo le ragioni giuridicamente significative che giustificano l'adozione della misura, sulla base di gravi indizi di colpevolezza desumibili da elementi di fatto specificamente richiamati, senza che sia necessario procedere ad un'analitica contestazione di ogni singolo elemento probatorio, essendo sufficiente che il complessivo iter argomentativo non presenti vizi di manifesta illogicità. Il controllo di legittimità in sede di legittimità è circoscritto all'esame dell'atto impugnato al fine di verificare la presenza di tali requisiti, senza che sia ammissibile una diversa valutazione delle circostanze già esaminate dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PI. MA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 5373/2010 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 09/07/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENTILE Domenico;

Udito il Sostituto Procuratore Generale Dott. FODARONI ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Letti il ricorso ed i motivi proposti.

CONSIDERATO IN FATTO

Il GIP presso il Tribunale di Napoli…

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