Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1403 del 2015

ECLI:IT:TARVEN:2015:1403SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego di concessione di occupazione di suolo pubblico, fondato su una disposizione dirigenziale che applica in modo generalizzato e indiscriminato un criterio restrittivo non rientrante nelle attribuzioni del dirigente, è illegittimo per incompetenza. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione comunale, nell'esercizio della propria discrezionalità in materia di concessioni di suolo pubblico, deve adottare criteri regolamentari di carattere generale, approvati dagli organi competenti, che siano proporzionati e ragionevoli rispetto alle esigenze di tutela dell'interesse pubblico, senza comprimere ingiustificatamente il diritto del privato all'occupazione del suolo. Il dirigente, pertanto, non può autonomamente estendere l'applicazione di criteri restrittivi a tutte le domande di concessione, a prescindere dalla valutazione delle specifiche circostanze del caso concreto, in quanto ciò comporterebbe la reintroduzione di un criterio generale, in violazione del principio di legalità e del riparto di competenze. La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è quindi la seguente: L'amministrazione comunale, nell'esercitare la propria discrezionalità in materia di concessioni di occupazione di suolo pubblico, deve adottare criteri regolamentari generali, proporzionati e ragionevoli rispetto alle esigenze di tutela dell'interesse pubblico, senza comprimere ingiustificatamente il diritto del privato. Il dirigente non può autonomamente estendere l'applicazione di criteri restrittivi a tutte le domande, a prescindere dalla valutazione delle specifiche circostanze del caso concreto, in quanto ciò comporterebbe la reintroduzione di un criterio generale, in violazione del principio di legalità e del riparto di competenze.

Sentenza completa

N. 01191/2009
REG.RIC.

N. 01403/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01191/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1191 del 2009, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Alibi Sas di Ceccato Alvise & C., rappresentato e difeso dagli avv. Tommase Ceccato, Oliver Cristante, con domicilio eletto presso Oliver Cristante in Venezia, piazza E. Ferretto, 53;

contro

Comune di Venezia in Persona del Sindaco P.T., rappresentato e difeso dagli avv. Giulio Gidoni, Maria Maddalena Morino, Antonio Iannotta, Maurizio Ballarin, Nicoletta Ongaro, Giuseppe Venezian, domiciliato in Venezia, S. Marco, 4091;

per l'annullamento previa emissione di provvedimenti cautelari:del provvedimento prot. n. 182699 del 28.04.2009, a…

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