Il soggetto attuatore di un'opera pubblica dichiarata di pubblica utilità, pur non essendo l'autorità che ha originariamente approvato il progetto e la relativa dichiarazione di pubblica utilità, è competente a prorogare i termini di validità della dichiarazione di pubblica utilità, in quanto tale proroga non comporta una variazione localizzativa del progetto. Inoltre, la normativa sopravvenuta che prevede l'estensione da cinque a sette anni del termine di validità delle delibere CIPE contenenti dichiarazioni di pubblica utilità trova diretta applicazione anche ai progetti preliminari e definitivi già approvati alla data di entrata in vigore della nuova disciplina, a prescindere dall'esistenza di eventuali provvedimenti di proroga adottati dal soggetto attuatore, la cui legittimità è stata contestata. Pertanto, il decreto di espropriazione definitiva emesso dal soggetto attuatore entro il termine di sette anni dalla dichiarazione di pubblica utilità deve ritenersi legittimo.