Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2407 del 2018

ECLI:IT:TARMI:2018:2407SENT

Massima

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La destinazione urbanistica di un'area, anche se diversa da quella precedente o da quella di aree limitrofe, rientra nell'ampia discrezionalità della pubblica amministrazione nell'esercizio della funzione pianificatoria, purché sia adeguatamente motivata in relazione alle esigenze di tutela ambientale, paesaggistica ed ecologica del territorio. Il mero fatto che l'area sia confinante con ambiti di trasformazione non impone all'amministrazione di includerla negli stessi, essendo le scelte pianificatorie espressione di discrezionalità non sindacabile dal giudice amministrativo, salvo che non risultino affette da manifesta arbitrarietà o irragionevolezza. L'affidamento qualificato del privato, che possa giustificare una diversa destinazione urbanistica, può derivare solo da specifiche situazioni giuridiche, come una convenzione urbanistica o una sentenza di annullamento di un provvedimento di diniego di titolo edilizio, non ricorrenti nella fattispecie. Le osservazioni presentate dai privati sul piano urbanistico adottato costituiscono meri apporti collaborativi, per cui l'amministrazione può rigettarle con motivazione sintetica, rinviando ai criteri generali di impostazione del piano, salvo il caso in cui il privato vanti un legittimo affidamento, non ricorrente nella specie. La destinazione agricola impressa all'area, in ragione della sua rilevanza paesaggistica e ambientale, risulta coerente con i principi e gli obiettivi di tutela ecologica e ambientale perseguiti dallo strumento urbanistico.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/10/2018

N. 02407/2018 REG.PROV.COLL.

N. 02206/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2206 del 2009, proposto da
Catia Lupi, rappresentata e difesa dagli avvocati Andrea Zanotti e Gianfranco Garancini, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Benito Perrone in Milano, via Nirone, 2;
Angelo Staletti, rappresentato e difeso dagli avvocati Gianfranco Garancini e Andrea Zanotti, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Benito Perrone in Milano, via Nirone, 2;

contro

Comune di Bisuschio, rappresentato e difeso dall'avvocato Graziano Dal Molin, con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, via M.A. Bragadino, 2;

nei confronti

Regione Lombardia, non …

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