Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1642 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:1642SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate senza titolo in area sottoposta a vincolo paesaggistico è legittimo e doveroso, a prescindere dalla successiva presentazione di istanze di accertamento di conformità o compatibilità paesaggistica, in quanto tali istanze incidono solo sulla possibilità di esecuzione della sanzione, ma non sulla legittimità del provvedimento sanzionatorio già adottato. L'art. 27 del d.P.R. 380/2001 è applicabile sia in caso di accertamento dell'inizio che dell'avvenuta esecuzione di interventi abusivi, senza che la sua efficacia sia limitata alle sole zone di inedificabilità assoluta. Interventi consistenti nell'installazione di tettoie o di altre strutture analoghe, non compresi entro coperture volumetriche previste in un progetto assentito, possono ritenersi sottratti ai regimi abilitativi edilizio e paesaggistico soltanto ove la loro conformazione e le loro ridotte dimensioni rendano evidente e riconoscibile la loro finalità di arredo o di riparo e protezione dell'immobile cui accedono; tali strutture non possono viceversa ritenersi installabili senza permesso di costruire e senza autorizzazione paesaggistica, allorquando le loro dimensioni sono di entità tale da arrecare una visibile alterazione all'edificio o alle parti dello stesso su cui vengono inserite. Il provvedimento di demolizione, in tali casi, non è viziato per difetto di istruttoria e di motivazione, trovando giustificazione adeguata nella descrizione dell'opera realizzata senza titoli nel territorio vincolato e nei richiami alle previsioni di legge che, in detta condizione, impongono l'adozione della sanzione comminata, senza che possa in contrario farsi leva sulla sua assentibilità in forza delle previsioni di piano, non sussistendo alcun obbligo sull'amministrazione di far luogo a previe valutazioni di "sanabilità" dell'intervento. Inoltre, in presenza di un'attività doverosa e priva di margini di discrezionalità, non può essere utilmente lamentata la violazione delle garanzie partecipative previste dalla legge sul procedimento amministrativo.

Sentenza completa

N. 06940/2009
REG.RIC.

N. 01642/2014 REG.PROV.COLL.

N. 06940/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6940 del 2009, proposto da:
Grande Antonio, La Sorella Antonio, Di Meo Giustina Domenica, Illiano Gerarda, Tregrossi Antonio, Vitale Maria, Landolfo Paolo, Giannotti Raoul, Francioni Emma, Lapignola Salvatore, Merluzzi Anna Rita Antonia, Sabatini Domenico, Internatini Cecilia, rappresentati e difesi, per mandato a margine dell’atto introduttivo del giudizio, dall’avv. Viviana Elia, con domicilio eletto in Napoli, via Diocleziano, n. 92, presso lo studio dell’avv. Taddeo Brosca;

contro

Comune di Bacoli, in persona del sindaco p.t., non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- del prov…

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