Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34833 del 8 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:34833PEN

Massima

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Il reato di ricettazione continuata di assegni provento di furti e rapine e di truffa aggravata e continuata è configurabile quando il soggetto agente, pur non avendo partecipato direttamente alla sottrazione dei titoli di credito, ne abbia consapevolmente acquisito la disponibilità e li abbia utilizzati per trarre ingiusto profitto, essendo irrilevante che la prova della sua responsabilità si fondi principalmente sulle dichiarazioni della persona offesa, purché sorrette da altri elementi di riscontro. La mancata concessione delle attenuanti generiche e l'applicazione della pena nel minimo edittale, con eventuale aumento ex art. 81 c.p., rientrano nell'ambito della discrezionalità del giudice di merito, il quale è tenuto a motivare adeguatamente le proprie scelte, senza che vi sia obbligo di procedere alla derubricazione del reato contestato ove la condanna per il reato originariamente imputato risulti adeguatamente motivata. La prescrizione dei reati di ricettazione e truffa aggravata, puniti con pena detentiva superiore ai dieci anni, non si verifica quando il fatto è stato commesso nel 1993 e la sentenza definitiva è stata pronunciata nel 2003.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. MONASTERO Francesco - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - rel. Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di fiducia di VI. Pa. , n. a (OMESSO) ((OMESSO)) il (OMESSO);

contro la sentenza della Corte d'Appello di Brescia del 24 novembre - 3 dicembre 2003;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

Udita la relazione del consigliere, Dott. ((omissis));

Udito il Procuratore generale, in persona del Sostituto, Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

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