Il reato di mancato versamento della cauzione imposta con misura di prevenzione si perfeziona al decorso del termine di dieci giorni dalla comunicazione dell'esecutività del provvedimento, indipendentemente dall'intervenuta successiva rateizzazione del pagamento, in quanto la fattispecie contravvenzionale si consuma con l'inadempimento all'obbligo di versamento entro il termine stabilito dal Tribunale. La natura contravvenzionale del reato comporta che esso possa essere integrato anche da condotta colposa, non essendo necessaria la prova del dolo. Il giudice di merito, pertanto, è tenuto a valutare la sussistenza del reato in relazione all'inadempimento verificatosi alla scadenza del termine, senza che l'intervenuta successiva rateizzazione possa escludere la consumazione della fattispecie, essendo questa già perfezionata al momento della scadenza del termine originariamente fissato per il versamento. Solo la dimostrazione dell'impossibilità di adempiere entro il termine, e non la mera situazione di disoccupazione, potrebbe eventualmente escludere la responsabilità penale dell'imputato.