Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21835 del 29 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:21835PEN

Massima

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Il reato di contraffazione di marchi previsto dall'art. 474 c.p. tutela l'affidabilità di alcune forme di comunicazione e di rappresentazione della realtà, a prescindere dalla lesione di ulteriori interessi patrimoniali. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, non rileva la circostanza che gli acquirenti siano consapevoli della falsità del marchio, essendo sufficiente che il marchio contraffatto sia idoneo a far apparire falsamente il prodotto come proveniente da un determinato produttore. La grossolana contraffazione dei segni distintivi non può essere esclusa sulla base dei soli elementi circostanziali delle condizioni di vendita, del prezzo o della qualità dell'offerente, che rendono solo probabile, ma non incontrovertibile, l'impossibilità di lesione della fede pubblica. Soltanto i beni che costituiscono una mera imitazione figurativa di prodotti industriali, senza alcun marchio o altro segno distintivo della merce che risulti abusivamente riprodotto ovvero falsificato, possono esulare dalla fattispecie. Ai fini dell'applicabilità delle circostanze attenuanti generiche di cui all'art. 62-bis c.p., il giudice deve riferirsi ai parametri di cui all'art. 133 c.p., essendo sufficiente che specifichi a quale di essi ha inteso fare riferimento, senza necessità di esaminarli tutti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) SA. PA. AL., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 03/04/2007 CORTE APPELLO di MESSINA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. VESSICHELLI MARIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Cons. Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto.

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso per Cassazione Sa. …

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