Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19746 del 8 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:19746PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale requisito per l'applicazione di una misura cautelare personale ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p., deve essere valutato in termini di concretezza e attualità, sulla base di una prognosi individualizzata che tenga conto sia della personalità dell'indagato, desumibile anche dalle modalità del fatto per cui si procede, sia delle sue concrete condizioni di vita, senza che sia necessaria la previsione di una specifica occasione per delinquere. Il giudizio prognostico sulla probabile ricaduta nel delitto deve fondarsi su elementi reali e non ipotetici, idonei a far ritenere sussistente il pericolo di recidiva nel periodo di tempo in cui potrebbero essere attive le cautele, senza che sia richiesta la certezza o l'alta probabilità che all'indagato si presenti effettivamente un'occasione per commettere ulteriori reati. Pertanto, ove l'indagato risulti stabilmente dedito ad attività delittuose, in particolare contro il patrimonio, commesse con modalità sintomatiche di organizzazione, sistematicità e professionalità, il giudice può legittimamente ritenere sussistente il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, giustificando l'applicazione di una misura cautelare di massimo rigore, anche in assenza di una specifica previsione di una futura occasione per delinquere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. BELMONTE Maria - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrin - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/11/2018 del TRIB. LIBERTA' di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BELMONTE MARIA TERESA;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. SALZANO FRANCESCO.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'impugnata ordinanza il Tribunale di Milano ha rigettato la ordinanza con la quale il GUP presso il Tribunale di Monza aveva rigettato l'istanza difensiva di sostitu…

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