Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45779 del 5 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:45779PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere disposto quando sussistono gravi indizi di colpevolezza in relazione al delitto di riciclaggio, a prescindere dalla diretta partecipazione dell'indagato alla condotta criminosa, qualora i beni sequestrati siano riconducibili, anche indirettamente, al profitto del reato. Il provvedimento di sequestro è legittimo anche quando i beni siano intestati a terzi, purché risulti la loro riconducibilità all'indagato sulla base di elementi concreti, come la titolarità di rapporti bancari e di partecipazioni societarie. La finalità del sequestro è quella di assicurare la confisca per equivalente del profitto illecito, ai sensi dell'art. 648-quater c.p., a prescindere dalla dimostrazione di un nesso di causalità diretta tra il bene sequestrato e la condotta criminosa. Pertanto, il giudice di merito può disporre il sequestro preventivo di beni quando, sulla base di una valutazione complessiva degli elementi probatori, ritenga sussistenti gravi indizi di colpevolezza in relazione al delitto di riciclaggio e la riconducibilità, anche indiretta, dei beni al profitto del reato, a prescindere dalla dimostrazione di una partecipazione diretta dell'indagato alla condotta criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 172/2016 TRIB. LIBERTA' di BRESCIA, del 03/01/2017;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. DI LEO Giovanni che chiede la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
(OMISSIS), indagata per la violazione dell'articolo 648 bis c.p. ricorre per Cassazione avverso l'ordinanza 3.1.2017 con la quale il Tribunale di Brescia ha co…

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