Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12647 del 25 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12647PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso i provvedimenti di applicazione di misure di prevenzione è ammesso esclusivamente per violazione di legge, essendo precluso il sindacato sulla motivazione per vizi di illogicità manifesta. Pertanto, il ricorso è inammissibile qualora le doglianze denuncino meri vizi di motivazione, senza prospettare specifiche violazioni di legge, in quanto la funzione tipica dell'impugnazione è quella della critica argomentata avverso il provvedimento, che si realizza con la presentazione di motivi che indichino puntualmente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto a sostegno di ogni richiesta. Inoltre, in tema di misure di prevenzione patrimoniali, il sorvegliato speciale è privo di legittimazione a proporre ricorso per cassazione avverso il decreto di confisca di un bene ritenuto fittiziamente intestato a terzi, in quanto la legittimazione spetta al terzo apparente intestatario. La limitazione del sindacato di legittimità ai soli vizi di violazione di legge, e non anche ai vizi di motivazione, è stata ritenuta dalla Corte Costituzionale conforme ai principi costituzionali, in considerazione delle peculiarità del procedimento di prevenzione rispetto al processo penale e al procedimento per l'applicazione delle misure di sicurezza, ferma restando l'esigenza di assicurare comunque lo scopo e la funzione del diritto di difesa. Pertanto, il vizio di motivazione è deducibile in sede di legittimità solo ove la motivazione risulti completamente priva dei requisiti minimi di coerenza e di completezza, al punto da essere inidonea a rendere comprensibile l'iter logico seguito dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Car - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 36/2015 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 23/01/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MICCOLI GRAZIA;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. IZZO Giacchino, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 23 gennaio 2015 la Corte di appello di Catanzaro ha confermato il decreto emesso dal Tribunale di Cosenza in data 23 gennaio 2015, con il quale…

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