Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 191 del 2022

ECLI:IT:TARAQ:2022:191SENT

Massima

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Il proprietario di un terreno, anche se l'abuso edilizio è stato commesso dal dante causa, non può vantare un affidamento tutelabile sulla presunta conformità dell'opera alla legge, in quanto l'interesse alla conservazione dell'abuso edilizio, essendo fondato su un'attività illecita, non è meritevole di tutela. Pertanto, l'amministrazione comunale ha il dovere di ordinare la demolizione delle opere edilizie abusive, anche se realizzate in un contesto emergenziale come quello successivo a un sisma, in quanto tali opere, pur di ridotte dimensioni, non possono essere qualificate come pertinenze di un manufatto preesistente, ma devono essere considerate interventi di nuova costruzione soggetti al regime autorizzatorio previsto dal D.P.R. 380/2001. L'attività di vigilanza e i connessi poteri sanzionatori dell'amministrazione comunale costituiscono un'attività vincolata finalizzata a ripristinare le condizioni ambientali alterate dagli abusi edilizi, senza che possano essere invocate valutazioni discrezionali in sede amministrativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/05/2022

N. 00191/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00917/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 917 del 2013, proposto da
Giovanna Picuti, rappresentata e difesa dall’avv. Alessandra Lopardi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in L'Aquila, via Beata Antonia 14;

contro

Comune dell’Aquila in persona del Sindaco
pro tempore
, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Domenico De Nardis, domiciliataria
ex lege
in L'Aquila, viale XXV Aprile;

per l'annullamento

-dell'ordinanza di demolizione n. 17/2013 emessa dal Comune dell’Aquila - Ispettorato u…

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