Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1438 del 19 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:1438PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di conferma della misura cautelare degli arresti domiciliari, afferma che l'interesse all'impugnazione persiste in capo all'indagato, pur se rimesso in libertà, in relazione all'accertamento della sussistenza delle condizioni di applicabilità delle misure previste dagli articoli 273 e 280 c.p.p., in quanto tale accertamento può costituire presupposto per il riconoscimento del diritto ad un'equa riparazione per la custodia cautelare ingiustamente subita. Tuttavia, l'interesse all'impugnazione non permane quando questa è diretta ad ottenere una decisione sulla sussistenza delle esigenze cautelari previste dall'articolo 274 c.p.p. o sulla scelta tra le diverse misure possibili ai sensi dell'articolo 275 c.p.p., in quanto si tratta di cause di illegittimità inidonee a fondare il diritto di cui all'articolo 314 c.p.p. Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso, rileva che il Tribunale di merito ha adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato, valorizzando le dichiarazioni del teste, i tabulati acquisiti e il comportamento dell'indagato, e che le censure del ricorrente si risolvono in meri rilievi di segno contrario, senza evidenziare alcuna carenza, contraddittorietà o macroscopica illogicità del ragionamento del giudice di merito, come richiesto dalla giurisprudenza di legittimità per integrare il vizio di cui all'art. 606, lett. e), c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco P - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ci. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 1-7-10 dal Tribunale di Roma;

Visti gli atti, l'ordinanza impugnata ed il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere, Dott. Vincenzo Rotundo;

udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sost. Proc. Gen., Dott. Stabile Carmine, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso per sopravvenuta carenza di interess…

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