Il professionista che commercializza prodotti o servizi destinati ai consumatori è tenuto a fornire, sin dal primo contatto pubblicitario, informazioni complete, veritiere e non ingannevoli circa le caratteristiche, le modalità di utilizzo e i risultati ottenibili con i prodotti o servizi offerti, evitando di indurre il consumatore medio a confidare in risultati facilmente conseguibili senza il necessario impegno in termini di regime alimentare e attività fisica. L'omissione di informazioni sulle eventuali controindicazioni o rischi connessi all'utilizzo dei prodotti o servizi, tali da mettere in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori, integra altresì una pratica commerciale scorretta, sanzionabile ai sensi del Codice del Consumo, anche qualora il professionista non abbia la piena disponibilità dei contenuti pubblicitari, essendo vincolato da accordi contrattuali con il produttore, in quanto tali accordi non possono giustificare il mantenimento di una pratica commerciale contraria alle norme imperative a tutela dei consumatori. La sanzione irrogata dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato deve essere commisurata alla gravità della condotta, alla sua potenziale diffusione presso i consumatori, nonché alle condizioni economiche del professionista, senza che assumano rilievo determinante eventuali atteggiamenti collaborativi o modifiche apportate successivamente alla contestazione della pratica commerciale scorretta.