Il provvedimento amministrativo che dispone il divieto di accesso per un periodo determinato a tutti gli impianti sportivi, anche per le competizioni dilettantistiche nelle quali il soggetto è tesserato, deve essere proporzionato alla condotta tenuta e al bene giuridico tutelato, senza impedire in modo implicito l'esercizio della professione sportiva. Il divieto di accesso agli impianti sportivi non può estendersi oltre la frequentazione in qualità di spettatore, dovendo essere limitato agli spazi riservati al pubblico e non comprendere quelli destinati agli atleti, in quanto altrimenti si conculcherebbe ingiustificatamente l'attività lavorativa del soggetto, in contrasto con le finalità di tutela dell'ordine pubblico e di rieducazione perseguite dalla misura. Il principio di proporzionalità impone che la sanzione amministrativa, pur incidendo sulla libertà di circolazione, non pregiudichi in modo sproporzionato l'esercizio di altre attività autonome e fonti di sostentamento del destinatario, quando queste non siano direttamente connesse alla condotta sanzionata.