Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13361 del 25 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:13361PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni ai sensi dell'art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992 può essere disposto anche in assenza di un nesso di derivazione diretta tra i beni da confiscare e il reato per cui è intervenuta condanna, essendo sufficiente la mera sproporzione tra il valore dei beni nella disponibilità del soggetto e i suoi redditi o attività economiche lecite, nonché l'assenza di una giustificazione credibile circa la provenienza dei beni. Il giudice della cautela, al pari di quello del merito, deve valutare la sussistenza di seri indizi in tal senso, senza che sia necessaria la piena prova richiesta per la confisca definitiva. Pertanto, il sequestro preventivo è legittimo anche quando i beni siano stati acquisiti in epoca anteriore o successiva al reato per cui si procede, purché risulti la loro attuale confiscabilità in base ai suddetti criteri.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. DIDOMENICO Vincenzo - Consigliere

Dott. CAMPANILE Pietro - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) VA. AN., N. IL (OMESSO);

2) VA. NI., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 14/07/2008 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. CAMPANILE PIETRO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. Monetti Vito, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

sentito il difensore. Avv. Lepre Gennaro, che ha concluso per l'accoglimento del…

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