Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18891 del 6 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:18891PEN

Massima

Massima ufficiale
È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 275, comma 2-bis, cod. proc. pen., in relazione agli artt. 3 e 27 Cost., nella parte in cui esclude l'applicabilità della custodia cautelare nei casi in cui sia prevedibile l'irrogazione di una pena detentiva non superiore a tre anni, anziché a quattro, come previsto dall'art. 656, comma 5, cod. proc. pen., nel testo risultante dalla dichiarazione di illegittimità costituzionale, ad opera della sentenza n. 41 del 2018, non essendo ravvisabile alcuna irragionevolezza nella diversa individuazione del limite di pena, attesa la differente finalità dei due istituti, che consiste, nel primo caso, nel ridurre il ricorso alla custodia e, nel secondo, nel salvaguardare gli obiettivi di risocializzazione, propri esclusivamente della fase esecutiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesc - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/10/2018 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Francesco Centofanti;
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Canevelli Paolo, che ha chiesto rigettarsi il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Roma, in sede di appello ex articolo 310 c.p.p., con l'ordinanza in epigrafe confermava la decisione 12 l…

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