Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dal Consorzio C.I.C.A.S. avverso le deliberazioni del Consorzio A.S.I. Salerno che avevano sospeso il procedimento di rilascio del nulla-osta per l'insediamento industriale e successivamente respinto l'istanza, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'amministrazione è tenuta a concludere il procedimento amministrativo entro i termini predeterminati, senza poter adottare determinazioni soprassessorie che determinino un arresto ingiustificato del procedimento. 2. La valutazione del valore di un'area industriale non può essere rimessa all'arbitrio di un perito, ma deve essere effettuata sulla base di criteri certi e oggettivi, tenendo conto di tutti i fattori rilevanti che incidono sul deprezzamento del bene, come la vetustà dell'immobile, le spese di manutenzione, l'obsolescenza tecnologica e il degrado consolidato nel tempo. 3. La stima del valore di un compendio immobiliare industriale deve considerare l'unità economica inscindibile tra il fabbricato e gli impianti annessi, senza limitarsi alla sola valutazione del fabbricato, anche quando l'attività produttiva sia cessata e le attrezzature rimosse, dovendo in tal caso procedere alla valutazione del bene in base al valore di trasformazione o di demolizione. 4. L'amministrazione non può fondare il diniego di un'istanza su una valutazione tecnica del valore del bene manifestamente irragionevole e contraddittoria, come quella emersa nella fattispecie, in cui il medesimo tecnico aveva attribuito allo stesso bene valori sensibilmente diversi nella stessa relazione peritale.