Il provvedimento amministrativo di divieto di transito ai veicoli aventi massa a pieno carico superiore a 10 tonnellate, adottato dal Comune con ordinanza sindacale, è legittimo e non può essere annullato in sede giurisdizionale qualora non sia stato tempestivamente impugnato nel termine di decadenza previsto dalla legge. Inoltre, il venir meno degli effetti del provvedimento impugnato, per scadenza del termine di sospensione ivi previsto, determina il sopravvenuto difetto di interesse del ricorrente, rendendo il ricorso improcedibile. In tali ipotesi, il giudice amministrativo non può entrare nel merito della legittimità del provvedimento, essendo precluso il sindacato giurisdizionale a causa della mancata tempestiva impugnazione o del venir meno dell'interesse del ricorrente. Ciò in ragione del principio di stabilità e certezza dei rapporti giuridici, nonché dell'esigenza di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando l'inutile dispendio di attività processuale. Pertanto, il giudice, pur rilevando eventuali profili di illegittimità del provvedimento, è tenuto a dichiarare l'inammissibilità o l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio per ragioni di equità, laddove non sussistano gravi ed evidenti ragioni di illegittimità del provvedimento impugnato.