Cassazione penale Sez. II sentenza n. 42038 del 9 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:42038PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere si configura quando vi sia la predisposizione di un'organizzazione strutturale, sia pure minima, di uomini e mezzi, funzionale alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti, nella consapevolezza, da parte dei singoli associati, di far parte di un sodalizio durevole e di essere disponibili ad operare nel tempo per l'attuazione del programma criminoso comune. A tal fine, rileva la sussistenza di un vincolo associativo stabile fra gli indagati, l'esistenza di una base logistica, la ripartizione di ruoli specifici, la capacità organizzativa e la stabilità del sodalizio, nonché il costante contatto telefonico fra i componenti finalizzato all'organizzazione di ulteriori reati. Inoltre, ai fini della configurabilità del delitto di associazione per delinquere, non è necessaria la prova della partecipazione di ciascun associato a tutti i reati-fine, essendo sufficiente che ciascuno di essi sia consapevole di far parte di un sodalizio durevole e di essere disponibile ad operare nel tempo per l'attuazione del programma criminoso comune. Quanto ai reati-fine, il giudice di merito può legittimamente ritenere la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza sulla base di elementi di fatto, come il ruolo di supporto logistico e di assistenza svolto dall'indagato, i contatti telefonici e i collegamenti con gli autori materiali del reato, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare la valutazione degli elementi probatori effettuata dal giudice di merito, se la motivazione è adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Trento, sezione del riesame in data 24/4/2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Roberto Maria Carrelli Palombi di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, dott. BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 27/…

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