Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6883 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:6883SENT

Massima

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La pendenza di una domanda di condono edilizio relativa a opere abusive comporta la sospensione dei procedimenti sanzionatori fino alla definizione della relativa istanza, con la conseguente illegittimità dell'ordine di demolizione adottato senza la previa valutazione della condonabilità dell'abuso. L'amministrazione ha l'obbligo di definire previamente il procedimento di sanatoria per valutare se confermare la scelta demolitoria ovvero mantenere in essere i manufatti realizzati giacché sanabili, entro i limiti delle opere descritte nella domanda di condono. Pertanto, l'ordine di demolizione è illegittimo qualora sia stato adottato senza la previa definizione dell'istanza di condono pendente, in quanto l'amministrazione è tenuta a valutare la condonabilità dell'opera prima di irrogare la sanzione demolitoria.

Sentenza completa

N. 06562/2005
REG.RIC.

N. 06883/2015 REG.PROV.COLL.

N. 06562/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6562 del 2005, proposto da:
Venerino Saurini e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)), presso lo studio Comito in Roma, viale dell'Astronomia, n.5;

contro

Comune di Velletri;

per l'annullamento

dell’ingiunzione di demolizione n. 125 del 29 aprile 2005.

Visto il ricorso;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del 19 marzo 2015 il cons. ((omissis)) e uditi per le parti i difensori come da relativo verbale;

Rit…

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