Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18392 del 24 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:18392PEN

Massima

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Il dolo eventuale è configurabile nell'omicidio volontario quando l'agente, pur non avendo la finalità diretta di cagionare la morte della vittima, accetta consapevolmente il rischio che il suo comportamento possa determinarne l'evento letale. Ciò può desumersi da elementi oggettivi, come l'utilizzo di un'arma idonea a provocare lesioni mortali, l'indirizzamento del colpo a una zona vitale del corpo, nonché da elementi soggettivi, quali la condotta tenuta prima, durante e dopo il fatto. Tuttavia, la valutazione complessiva delle circostanze del caso concreto può talvolta indurre a ritenere prevalente l'ipotesi dell'omicidio preterintenzionale, qualora emergano elementi che inducano a dubitare dell'effettiva volontà omicidiaria, anche nella forma del dolo eventuale, come il miglioramento dei rapporti con la vittima nei giorni precedenti, l'unicità del colpo inferto, la richiesta immediata di soccorso e l'atteggiamento di riprovazione manifestato dall'agente. In tali ipotesi, la pena deve essere determinata tenendo conto, oltre che della gravità del fatto, anche di circostanze attenuanti come la seminfermità mentale, l'incensuratezza e il comportamento post-delictum, con adeguata motivazione circa l'entità della pena base e l'applicazione della diminuente nel massimo o nel minimo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 19/2011 CORTE ASSISE APPELLO di ROMA, del 29/11/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/02/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'Angelo Giovanni, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

udito il difensore avv. (OMISSIS), il quale ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

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