Cassazione penale Sez. III sentenza n. 34184 del 26 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:34184PEN

Massima

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Il reato di violenza sessuale di cui all'art. 609-bis c.p. è integrato da qualsiasi atto, anche fugace ed estemporaneo, che coinvolga la corporeità sessuale della vittima e sia idoneo a porre in pericolo la sua libertà di autodeterminazione nella sfera sessuale, a prescindere dalla finalità dell'agente e dall'eventuale soddisfacimento del proprio piacere. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal solo dolo generico, consistente nella coscienza e volontà di compiere un atto invasivo e lesivo della libertà sessuale della persona offesa non consenziente, senza che sia necessario il fine di concupiscenza, umiliazione o altro scopo ulteriore. Pertanto, anche atti come toccamenti, palpeggiamenti o sfregamenti sulle parti intime, compiuti in un contesto repressivo e punitivo, possono integrare il reato di violenza sessuale, a prescindere dalla percezione che la vittima, minore degli anni 14, abbia avuto della natura sessuale degli atti. Il reato di violenza sessuale non è assorbito dal reato di maltrattamenti quando le condotte abusanti e vessatorie, per entità, tipologia e soggetti destinatari, risultino diverse e non necessariamente coincidenti. Nell'applicazione della circostanza attenuante di cui all'art. 609-ter c.p., il giudice deve fornire una specifica e dettagliata motivazione che dia conto delle ragioni della quantità di pena irrogata, non essendo sufficiente il generico richiamo alla gravità del reato o alla capacità a delinquere dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. GALTERIO Donatell - rel. Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 19.2.2018 della Corte di Appello di Venezia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona dei Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 19.2.2018 la Corte di Appello di Venezia ha parzialmente riformato la pronuncia resa a seguito di rito abbrev…

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