Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2416 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:2416SENT

Massima

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Il rilascio di un permesso di costruire in sanatoria è illegittimo qualora gli interventi edilizi realizzati configurino una lottizzazione abusiva, con determinazione di un maggior carico urbanistico rispetto a quello originariamente assentito, in violazione delle norme urbanistiche e delle prescrizioni degli strumenti urbanistici. In tali casi, l'amministrazione comunale è legittimata ad annullare in autotutela il titolo edilizio illegittimo, in ragione dell'interesse pubblico al ripristino della legalità urbanistica e alla tutela del corretto assetto del territorio, prevalente sull'affidamento del privato, specie quando il provvedimento di annullamento intervenga a breve distanza temporale dal rilascio del titolo. L'ordine di demolizione delle opere abusive costituisce, inoltre, espressione di attività vincolata, non suscettibile di essere sostituita dalla mera applicazione di una sanzione pecuniaria, salvo che non risulti motivatamente impossibile la restituzione in pristino. Pertanto, l'annullamento del permesso di costruire in sanatoria e l'ingiunzione di demolizione delle opere abusive sono legittimi, in assenza di vizi procedimentali che possano incidere sulla validità del provvedimento finale, atteso che l'eventuale mancata comunicazione di avvio del procedimento non determina l'invalidità dell'atto conclusivo qualora, come nella specie, il privato non abbia fornito elementi idonei a dimostrare che la sua partecipazione avrebbe potuto influire sull'esito del procedimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/02/2023

N. 02416/2023 REG.PROV.COLL.

N. 06577/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6577 del 2008, proposto da
Cornali Enrico, rappresentato e difeso dagli Avvocati Dario La Torre e Mario Lupi, con domicilio digitale come da PEC dei Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Pomezia, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocato Sergio Bellotti, con domicilio digitale come da PEC dei Registri di Giustizia;

per l'annullamento

per l’annullamento:

RICORSO INTRODUTTIVO:

- della determinazione dirigenziale del Comune di Pomezia – Atto n. 73 del 25.06.2007 – Registro generale n. 2072 del 3.7.2007, di …

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