Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da N.F. Group Immobiliare S.r.l. e F.T. Logistica S.r.l. contro il Comune di Fisciano, ha dichiarato l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, in quanto le parti ricorrenti hanno dichiarato di non avere più interesse alla prosecuzione del giudizio a seguito dell'autorizzazione concessa dal Comune di Fisciano per la presentazione di un Piano Urbanistico Attuativo. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che la rinuncia al ricorso, pur non essendo dotata di tutti i requisiti previsti dall'art. 84 del Codice del Processo Amministrativo, evidenzia comunque una sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente alla decisione, determinando la declaratoria di improcedibilità del ricorso ai sensi dell'art. 35, comma 1, lettera c) del medesimo Codice. Ciò in quanto, una volta venuto meno l'interesse alla decisione, il giudice amministrativo non può che dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito della controversia. La sentenza sottolinea inoltre che le peculiarità e le circostanze della controversia possono giustificare la compensazione integrale delle spese di lite tra le parti, in considerazione del sopravvenuto venir meno dell'interesse alla decisione.