Cassazione penale Sez. III sentenza n. 37041 del 26 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:37041PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di associazione per delinquere finalizzata all'evasione fiscale mediante la creazione di una società cartolare per lucrare sui crediti di imposta e utilizzare fatture passive relative a operazioni inesistenti, configura una fattispecie di responsabilità penale che si estende anche ai soggetti che, pur non rivestendo formalmente cariche apicali, abbiano concretamente partecipato alla realizzazione degli illeciti, anche attraverso condotte meramente esecutive o di secondo piano, purché consapevoli dell'illiceità dei fatti. In particolare, la responsabilità penale può essere affermata nei confronti dell'amministratore di fatto che abbia tenuto i rapporti con i fornitori e gestito la documentazione contabile, nonché della persona fisica che, pur essendo solo legale rappresentante pro tempore, abbia apposto la propria firma su atti strumentali all'esecuzione dei reati, dimostrando così la piena consapevolezza dell'illiceità dei comportamenti posti in essere. La modifica del capo di imputazione relativo all'associazione per delinquere non è configurabile quando l'imputazione originaria e la motivazione della sentenza di condanna risultino pienamente corrispondenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. SAVINO Mariapia G. - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1144/2009 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 03/05/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/05/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRO MARIA ANDRONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.