Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25379 del 13 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25379PEN

Massima

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La misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, disposta ai sensi dell'art. 282 c.p.p., e il divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive (c.d. DASPO) con obbligo di firma, previsto dall'art. 6, comma 2-bis, della L. n. 401 del 1989, sono misure autonome e non sovrapponibili, in quanto perseguono finalità preventive distinte. Mentre la prima misura cautelare ha una valenza generale e riguarda la prevenzione di qualsiasi reiterazione di condotte delittuose, il DASPO con obbligo di firma è espressamente finalizzato ad evitare la violazione del divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono eventi sportivi. Pertanto, la mera sottoposizione del soggetto al DASPO con obbligo di firma non è idonea ad assorbire le esigenze cautelari cui assolve l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, in quanto le due misure rispondono a logiche preventive differenti e non fungibili. La pericolosità del soggetto, infatti, può non essere adeguatamente controllata dal solo DASPO, rendendo necessario il mantenimento della misura cautelare dell'obbligo di presentazione, la cui applicazione può essere graduata in relazione a una più ampia valutazione delle esigenze cautelari, non limitata al mero svolgimento di competizioni sportive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. PACILLI G.A.R. - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paol - rel. Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 13/2/2023 dal Tribunale di Napoli
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi il ricorso inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Napoli, pronunciando in sede di appello cautelare, rigettava l'impugnazione pro…

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