Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10740 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:10740SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'annullamento in autotutela di un permesso di costruire e l'ingiunzione di demolizione di un fabbricato realizzato in assenza di titolo abilitativo, afferma il principio secondo cui l'Amministrazione può legittimamente annullare un permesso di costruire e ordinare la demolizione di un manufatto edilizio quando risulti accertato che l'edificazione è avvenuta in assenza di titolo abilitativo, anche in epoca antecedente al rilascio del permesso stesso. In particolare, il Tribunale ritiene che l'ordine di demolizione non sia in alcun modo collegato all'annullamento del permesso di costruire, ma discenda direttamente dall'accertamento della realizzazione del fabbricato in assenza di titolo. Pertanto, l'Amministrazione non è tenuta a rispettare il termine assegnato per le controdeduzioni del privato prima di adottare l'ingiunzione di demolizione, in quanto il potere sanzionatorio di ripristino della legalità edilizia ha natura vincolata e non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento. Inoltre, il Tribunale afferma che, in una situazione di edificazione abusiva, non sussiste alcun legittimo affidamento del privato da tutelare, né l'Amministrazione è tenuta a valutare la possibilità di applicare una sanzione pecuniaria in luogo della demolizione, essendo tale alternativa prevista solo per i casi di interventi realizzati sulla base di titoli edilizi poi annullati. Infine, il Tribunale ritiene che l'Amministrazione abbia validamente accertato, sulla base di elementi probatori documentali (aerofotogrammetrie), la preesistenza del manufatto rispetto al permesso di costruire rilasciato, con la conseguente legittimità dell'annullamento di quest'ultimo e dell'ordine di demolizione.

Sentenza completa

N. 05617/2012
REG.RIC.

N. 10740/2014 REG.PROV.COLL.

N. 05617/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5617 del 2012, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Ancaro Snc, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Roma, p.zza Acilia N. 4;

contro

Comune di Nepi, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio della stessa, in Roma, via Alessandria, 119;

per l'annullamento

(quanto al ricorso introduttivo)

della nota del Comune di Nepi, prot. 0343 del 12.4.2012, ricevuta dalla ricorrente il 24.4…

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