Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9279 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:9279SENT

Massima

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Il comportamento della pubblica amministrazione che si concretizza nell'occupazione senza titolo di un bene di proprietà privata e nella sua irreversibile trasformazione, senza che sia stata previamente adottata una dichiarazione di pubblica utilità, integra un'ipotesi di mero fatto che non rientra nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, bensì nella giurisdizione del giudice ordinario. Ciò in quanto, in assenza di un provvedimento amministrativo che legittimi l'esercizio del potere pubblico, l'azione della P.A. si configura come un comportamento privo di qualsiasi riconducibilità all'esercizio di pubblici poteri, con conseguente competenza del giudice ordinario a conoscere della relativa controversia risarcitoria. Tale principio trova applicazione anche quando l'occupazione abusiva e la trasformazione del bene privato siano avvenute in assenza di una previa dichiarazione di pubblica utilità, pur essendo poi intervenuta una successiva legittimazione dell'intervento da parte dell'amministrazione, in quanto la giurisdizione si determina con riguardo allo stato di fatto esistente al momento della proposizione della domanda, senza che operi il principio della perpetuatio jurisdictionis quando la norma attributiva della giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo sia stata successivamente dichiarata costituzionalmente illegittima.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/08/2017

N. 09279/2017 REG.PROV.COLL.

N. 05774/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5774 del 2004, proposto da:
Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via della Consulta, 50;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), domiciliata presso l’Avvocatura Capitolina in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

per il risarcimento del danno

ex artt. 34 e 35 d.lgs. n. 80 del 1998.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in …

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