Cassazione penale Sez. III sentenza n. 36033 del 21 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:36033PEN

Massima

Il possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti, pur essendo un reato, può essere valutato con maggiore benevolenza dalla Corte di Cassazione, tenendo conto di circostanze attenuanti come la modesta entità del fatto, la mancanza di un programma criminoso deliberato fin dall'inizio e la recidiva specifica e infraquinquennale, piuttosto che reiterata. In tali casi, la Corte può ridurre la pena detentiva e pecuniaria, confermando nel resto la sentenza di condanna, purché la motivazione sia congrua e immune da vizi. Ciò in quanto il principio di proporzionalità della pena impone di valutare con maggiore flessibilità le condotte di lieve entità, rispetto a quelle più gravi e sistematiche, al fine di evitare un'applicazione eccessivamente rigida della legge penale, che non tenga conto delle peculiarità del caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 29.5.2015 della Corte d'Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Ubalda Macri';
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'Appello di Milano con sentenza in d…

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