Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 53329 del 15 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:53329PEN

Massima

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La coltivazione di piante da cui possono essere estratte sostanze stupefacenti, anche in quantità modeste e per uso personale, costituisce reato, in quanto condotta potenzialmente diffusiva della droga e lesiva del bene giuridico della salute pubblica. Tuttavia, il giudice può escludere la punibilità quando accerti che la condotta, per le sue ridotte dimensioni e caratteristiche, risulti concretamente inidonea a porre in pericolo il bene tutelato, non prospettandosi alcun rischio di diffusione della sostanza. In tal caso, la coltivazione, pur integrando formalmente gli estremi del reato, deve ritenersi penalmente irrilevante per difetto di offensività in concreto. Diversamente, qualora la condotta, anche se di modesta entità, presenti elementi che denotino una maggiore pericolosità, come la detenzione di strumentazione idonea ad implementare la produzione, essa deve essere ritenuta penalmente rilevante, non potendo trovare applicazione la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, che presuppone comunque la sussistenza di un reato perfezionato in tutti i suoi elementi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Presidente

Dott. MENICHETTI Carla - rel. Consigliere

Dott. GIANNITI Pasquale - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 313/2014 CORTE APPELLO di TRENTO, del 23/09/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/11/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLA MENICHETTI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. PINELLI Mario, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
Udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso e l'applicazione dell'articolo 131 bis c…

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