Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34855 del 11 agosto 2023

ECLI:IT:CASS:2023:34855PEN

Massima

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Il reato di usura si configura quando un soggetto, approfittando dello stato di bisogno di un altro, gli concede un prestito a condizioni manifestamente sproporzionate e usurarie, pretendendo interessi di entità tale da integrare gli estremi del delitto di cui all'art. 644 c.p. La sussistenza del reato può essere desunta dalle dichiarazioni della persona offesa, purché siano valutate con particolare rigore e corroborate da elementi di riscontro, anche di natura logica, circa l'attendibilità intrinseca del suo racconto e l'assenza di motivi di risentimento. L'aggravante dello stato di bisogno di cui al comma 5, n. 3, dello stesso articolo ricorre quando il soggetto passivo versa in una situazione di grave difficoltà economica, anche in ragione della mancanza di un reddito proprio e dell'impossibilità di accedere al credito ordinario, tale da indurlo ad accettare condizioni manifestamente inique. Tali circostanze possono essere desunte non solo dalle dichiarazioni della persona offesa, ma anche da elementi di riscontro oggettivi, come la misura particolarmente elevata degli interessi pretesi. La determinazione del tasso usurario può fondarsi sulla chiara pattuizione intervenuta tra le parti, senza necessità di una puntuale quantificazione del valore di eventuali beni consegnati in garanzia o a titolo di pagamento parziale degli interessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MESSINI D'A. Piero - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/05/2022 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ARIOLLI GIOVANNI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. PEDICINI ETTORE, che ha concluso per l'inammissibilita';
udito il difensore:
L'avv. (OMISSIS) insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
(OMISSIS) r…

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