Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6981 del 23 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:6981PEN

Massima

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Il delitto di associazione mafiosa si distingue dal concorso di persone nel reato continuato per il carattere dell'accordo criminoso: nel concorso l'accordo è diretto alla commissione di uno o più reati specifici, mentre nell'associazione mafiosa l'accordo è finalizzato all'attuazione di un più vasto programma criminoso, per la commissione di una serie indeterminata di delitti, con la permanenza di un vincolo associativo tra i partecipanti, anche indipendentemente dall'effettiva realizzazione dei singoli reati programmati. Pertanto, la mera aggregazione episodica e occasionale di più soggetti per commettere reati, pur se accompagnata dall'idea di costituire un gruppo autonomo, non integra gli estremi del delitto associativo, essendo necessaria la prova di un vincolo associativo stabile e di un programma criminoso indifferenziato. Tuttavia, l'utilizzo di modalità mafiose nella gestione di attività economiche fittiziamente intestate a prestanome, rimanda all'esistenza di un programma futuro ed indifferenziato, teso alla commissione di reati, incompatibile con la tesi del concorso di persone in specifici reati. Inoltre, il giudice di merito ha l'obbligo di adeguatamente confutare le ragioni poste a base del provvedimento riformato, senza limitarsi a proporre una diversa interpretazione degli elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Maria - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

P.M. presso il Tribunale di Catanzaro e dall'avv. Muzzopappa Francesco del foro di Vibo Valentia nell'interesse di Fr. Fr. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale per il riesame di Catanzaro, in data 6 luglio 2010; Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Domenico Gallo;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dr.ssa Fodaroni Maria Giuseppina, la quale ha conclus…

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