Il provvedimento amministrativo di modifica d'ufficio di uno strumento urbanistico comunale, adottato in esecuzione di un programma regionale, è illegittimo qualora il programma regionale sia stato precedentemente annullato in sede giurisdizionale, in quanto viene meno il presupposto legittimante l'intervento modificativo d'ufficio. In tal caso, il provvedimento di modifica d'ufficio dello strumento urbanistico comunale deve essere dichiarato inammissibile, essendo venuto meno definitivamente l'oggetto delle contestate modifiche. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il provvedimento amministrativo di modifica d'ufficio di uno strumento urbanistico comunale, adottato in esecuzione di un programma regionale, è illegittimo qualora il programma regionale sia stato precedentemente annullato in sede giurisdizionale. Ciò in quanto viene meno il presupposto legittimante l'intervento modificativo d'ufficio dello strumento urbanistico comunale. Di conseguenza, il provvedimento di modifica d'ufficio dello strumento urbanistico comunale deve essere dichiarato inammissibile, essendo venuto meno definitivamente l'oggetto delle contestate modifiche. La massima giuridica si fonda sui seguenti principi e argomentazioni: 1) Il provvedimento amministrativo di modifica d'ufficio di uno strumento urbanistico comunale deve trovare il suo fondamento legittimante in un atto di programmazione regionale. 2) Qualora tale atto di programmazione regionale venga annullato in sede giurisdizionale, viene meno il presupposto legittimante l'intervento modificativo d'ufficio dello strumento urbanistico comunale. 3) In assenza del presupposto legittimante, il provvedimento di modifica d'ufficio dello strumento urbanistico comunale deve essere dichiarato inammissibile, essendo venuto meno definitivamente l'oggetto delle contestate modifiche. 4) Il principio di diritto enunciato è applicabile a tutti i casi analoghi in cui un provvedimento amministrativo di modifica d'ufficio di uno strumento urbanistico comunale trovi il suo fondamento in un atto di programmazione regionale successivamente annullato.