La costruzione e l'esercizio di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili sono soggetti ad autorizzazione unica rilasciata dalla regione o dalle province delegate, nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela dell'ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico-artistico. Tale procedimento autorizzativo deve concludersi entro il termine massimo di 180 giorni, anche nelle ipotesi in cui il termine di conclusione del connesso ed eventuale procedimento di valutazione di impatto ambientale risulti pari o superiore, in quanto il termine fissato per l'esperimento della v.i.a. deve essere ricondotto al termine complessivo di 180 giorni stabilito dal d. lgs. n. 387 del 2003, ferma restando l'applicazione di quanto previsto dall'art. 14-ter, quarto comma, della legge n. 241 del 1990, ove si dispone che, in caso di persistente inerzia degli organi preposti alla v.i.a., la relativa valutazione sia direttamente acquisita in conferenza di servizi. Il mancato rispetto del termine di 180 giorni per la conclusione del procedimento autorizzativo unico legittima il ricorrente a chiedere l'accertamento dell'illegittimità del silenzio-inadempimento formatosi sull'istanza, con conseguente obbligo per l'amministrazione regionale di pronunciarsi espressamente sulla richiesta di autorizzazione entro un termine perentorio.