Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2402 del 2011

ECLI:IT:TARPA:2011:2402SENT

Massima

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Il mancato impugnazione del provvedimento di diniego di sanatoria edilizio, ormai consolidatosi, comporta l'inammissibilità del successivo ricorso avverso l'ordinanza di demolizione, in quanto le censure proposte sono in realtà dirette a contestare il diniego di sanatoria e non l'ordinanza di demolizione in sé. Infatti, il principio di diritto è che il mancato tempestivo impugnazione di un provvedimento amministrativo, che costituisce il presupposto logico-giuridico di un successivo atto, determina l'inammissibilità del ricorso avverso quest'ultimo, in quanto le doglianze sono in realtà rivolte al primo provvedimento non più impugnabile. Ciò in quanto il sistema processuale amministrativo è improntato al principio di concentrazione delle impugnazioni, per cui il ricorrente deve contestare tutti gli atti connessi e consequenziali in un unico giudizio, a pena di preclusione. Pertanto, il mancato tempestivo impugnazione di un provvedimento amministrativo, che costituisce il presupposto di un successivo atto, comporta l'inammissibilità del ricorso avverso quest'ultimo, in quanto le censure sono in realtà dirette al primo provvedimento non più impugnabile. Tale principio è volto ad assicurare la certezza dei rapporti giuridici e l'economia processuale, evitando la frammentazione del contenzioso e la possibilità di impugnare in tempi diversi atti connessi e consequenziali.

Sentenza completa

N. 04623/1996
REG.RIC.

N. 02402/2011 REG.PROV.COLL.

N. 04623/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4623 del 1996, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso, giusta nuova procura, dagli Avv.ti ((omissis)) ed ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio in Palermo, p.tta Bagnasco, n. 31;

contro

il Comune di Carini, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)) con domicilio eletto presso la Segreteria di questo T.A.R. in Palermo, via Butera, n. 6;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 397 del 23 luglio 1996 con la quale è stato ingiunto al ricorrente di demolire l’edificio sito in Carini, viale Tre Pini n. 102, fg. 102 particella n. …

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